News del 31/07/2019
Brioni: 50 dipendenti a casa, confermati i servizi per chi resta

Articolo il quoltidiano Il Centro

 

PENNE. Si conclude oggi un mese caldo in casa Brioni. Tra fine giugno e il 5 luglio sono andati via dalla maison d'alta moda vestina altri 50 lavoratori, con una procedura di mobilità incentivata. I dipendenti che negli anni scorsi avevano un contratto a 40 ore hanno avuto un incentivo all'esodo di 32mila euro, 30mila euro per gli ex lavoratori a 36 ore e 16mila per i part time a 20 ore. Ad oggi sono circa 1250 i dipendenti Brioni e Roman Style, il comparto produttivo Brioni, di cui 1000 nei tre stabilimenti dell'area vestina: Penne, Civitella Casanova e Montebello di Bertona. Nonostante che il 2018 si sia concluso per Brioni con un fatturato in calo e un margine operativo lordo negativo, e nonostante le perplessità di una parte dei dipendenti, ai lavoratori della Roman Style è stato prorogato il contratto integrativo. Nello specifico sono stati confermati rimborso per asili nido e doposcuola, trasporto pubblico ed elaborazione del 730, i voucher di 250 euro e il contributo aggiuntivo Previmoda. Confermati anche l'incentivo mensile e il premio che sarà erogato domani, 1° agosto. In totale il valore del contratto integrativo varia da 500 a 4000 euro a lavoratore. Nell'esercizio 2018 il gruppo francese Kering ha chiuso con un fatturato da 13,66 miliardi di euro e un utile netto di 3,7 milioni. Numeri che però non fotografano bene la realtà Brioni, che oramai da diversi anni non riesce a tornare ai vertici di un tempo. Il vero motore del gruppo francese resta infatti Gucci, che nel 2018 ha registrato un incremento del 33,4% dei ricavi e ha superato gli otto miliardi di euro di vendite annuali. Il 24 luglio scorso inoltre si è tenuto un incontro tra sindacati e dirigenti Brioni durante il quale è stata ribadita la necessità per l'azienda di continuare a produrre, attraverso la Roman Style, anche gli abiti dei marchi di Kering: quindi, oltre a Brioni, anche Gucci, Bottega Veneta, McQueen, Balenciaga Yves Saint Laurent. Nonostante le difficoltà di Brioni degli ultimi anni, circolano con insistenza voci di un possibile interessamento al marchio d'alta moda vestina da parte di una cordata di imprenditori. Il gruppo Kering comunque non ha mai dato segnali di voler aprire a possibili cessioni del marchio Brioni.


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