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Baomarc, assunzioni a novembre
Intesa al Mise sul subentro all'ex Honeywell
Articolo il quotidiano Il Centro
ATESSA. Partiranno entro settembre-ottobre i colloqui alla Baomarc, l'azienda che prenderà il posto della Honeywell dopo la drammatica delocalizzazione che è costata l'emorragia di 330 posti di lavoro, e a partire da novembre saranno inseriti i primi 20 lavoratori dei 162 dipendenti ex Honeywell che la Baomarc ha garantito di riacquisire nelle nuove linee produttive. È la prima notizia che ha accompagnato, ieri mattina, l'ufficializzazione da parte del ministero dello Sviluppo economico (Mise) della cessione dello stabilimento Honeywell di contrada Saletti all'azienda che fa parte di uno dei più grandi colossi per la lavorazione, trasformazione e commercializzazione dell'acciaio, la Baosteel. Dalle ceneri di un'azienda che ha lasciato la Val di Sangro quando era ancora in salute per investire in Slovacchia a costi più ridotti di quelli italiani nasce quindi la speranza di un futuro per una parte di quelle famiglie lasciate indietro nel drammatico scacchiere industriale europeo. L'accordo sulla cessione gratuita dello stabilimento, a un prezzo simbolico di un euro più tasse, era stato agognato per 13 mesi. Ieri (alla presenza dei sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl) la conferma ufficiale al Mise, accompagnata da un clima non del tutto disteso per via della perdita dei posti di lavoro, ma alla fine sereno, con lo sguardo rivolto altrove, ai colloqui e agli investimenti che verranno. «Quello di ieri - ha commentato Raffaele Apetino, coordinatore nazionale Fim automotive - è certamente soltanto un primo passo. Un primo step non di poco conto anche perché si tratta di un gruppo industriale già operante in Italia nel settore automobile. Possiamo dire che oggi, grazie alla protesta dei lavoratori, all'insistenza delle organizzazioni sindacali e al supporto del ministero dello Sviluppo economico tramite il vicecapo gabinetto, Giorgio Sorial, abbiamo stabilito un punto di partenza per trovare una soluzione a una vertenza drammatica. Resta allo stesso tempo una situazione complessa anche perché i lavoratori sono in regime di Naspi e l'impegno di Baomarc è quello di riassorbire circa 160 lavoratori su 329». «Parte il piano della reindustrializzazione presentato dalla Baomarc con circa 22 milioni d'investimenti e la riassunzione di 162 ex dipendenti Honeywell - commenta Nicola Manzi, Uilm - bisogna far rientrare al più presto gli ex Honeywell, le loro famiglie sono già in sofferenza finanziaria visto che la Naspi è in esaurimento e l'indennità economica prevista decresce». «Il Mise ha chiesto di programmare un nuovo incontro nella seconda metà di ottobre per un monitoraggio - commenta Andrea De Lutis, Fiom - ci sarà bisogno di ulteriori confronti anche per una verifica totale del bacino interessato e soprattutto per conoscere gli strumenti che potranno essere messi a disposizione per la ricollocazione della totalità dei lavoratori». |
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